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Il Suap dell'Unione Valdera | Alluvione 2 novembre - Filo diretto Suap | NEWS | Link | Contatti |
Descrizione regionale
Tale procedura può essere utilizzata per l'attività di tintolavanderia, esercitata in forma di impresa che comprende i trattamenti di lavanderia, di pulitura chimica a secco e ad umido, di tintoria, di smacchiatura, di stireria, di follatura e affini, di indumenti, capi e accessori per l'abbigliamento, di capi in pelle e pelliccia, naturale e sintetica, di biancheria e tessuti per la casa, ad uso industriale e commerciale, nonchè ad uso sanitario, di tappeti, tappezzeria e rivestimenti per arredamento, nonchè di oggetto d'uso, articoli e prodotti tessili di ogni tipo di fibra.
Sono soggette alla L.R. 17.10.2013 n.56 anche le attività di noleggio di lavatrici professionali ad acqua e di essicatoi, utilizzati esclusivamente dalla clientela previo acquisto di gettoni distribuiti da macchine cambiavalute o mezzi analoghi presenti all'interno dell'esercizio.
Nel caso di lavanderie a gettoni è vietata la presenza di personale per tutti i tipi di servizi previsti dalla L. 84/2006, comprese le attività accessorie, quali la presa in consegna o la restituzione dei capi.
L'attività di titolavanderia può essere sospesa per un periodo non superiore a 180 gg consecutivi; nel caso di attività artigiana la sospensione dell'attività non può essere superiore a 365 giorni consecutivi. I termini non decorrono nei casi stabiliti dalla L.R. 17.10.2013 n.56, art.4.
E' vietato lo svolgimento dell'attività di tintolavanderia in forma ambukante o di posteggio.
Nei locali dove è svolta l'attività di tintolavanderia sono esposte le tariffe professionali applicate per i diversi trattamenti e copia della SCIA.
Presso tutte le sedi e i recapiti ove si effettua la raccolta o la riconsegna di abiti e di indumenti, di tessuti e simili, è apposto un cartello indicante la sede dell'impresa ove è effettuata, in tutto o in parte, la lavorazione.
Il trasferimento della gestione o della proprietà dell'impresa, per atto tra vivi o per casusa di morte, comporta il trasferimento al subentrante della titolarità del titolo abilitativo dell'esercizio dell'attività.
1. Requisiti oggettivi
1. I locali ove si svolge l’attività devono avere destinazione d’uso conforme al tipo di attività che in essi si svolgerà ed essere ubicate in zone urbanistiche compatibili, ove sia consentito l’insediamento di attività di tale tipo. Al fine di effettuate tale verifica é necessario far riferimento a quanto disposto dai Regolamenti Urbanistici, anche attraverso il Piano delle Funzioni previsto dalla L.R. 3.01.2005 n.1.
I requisiti specifici dei locali sono stabiliti dalle varie normative di settore, con particolare riferimento alle normative ambientali, di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro, di inquinamento acustico, atmosferico, idrico, di prevenzione incendi, smaltimento rifiuti, di impiantistica, etc..
2. Requisiti soggettivi professionali
Per ogni sede dell'impresa in cui si effettuano fasi di lavorazione e trattamento dei capi, ad eccezione delle lavanderie a gettoni, è designato, nella persona del titolare, di un socio parecipante al lavoro, di un collaboratore familiare, di un dipendente o di un addetto dell'impresa, un responsabile tecnico in possesso dell'idoeneità professionale comprovata dal possesso di almeno uno dei requisiti di cui all'art.2 coma 2 della L. 84/2006, che svolga prevalentemente la propria attività nella sede indicata.
Nel caso di variazione del responsabile tecnico occore fare comunicazione al SUAP.
1. Requisiti oggettivi
L.R. 03.01.05 n. 1 "Norme per il Governo del territorio"
D.Lgs. 152/2006 “Norme in Materia Ambientale”
L.R. 31.05.2006 n. 20 “Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento”
D.P.R 01.08.2011 n. 151 “Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi”
D.M. 22.01.2008 n. 37 “Disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici”
D.Lgs. 09.04.2008 n. 81 “Disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”
D.Lgs. 26.03.2010 n.59 recante attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno
L.R. 17.10.2013 n.56 Norme in materia di attività di tintolavanderia
2. Requisiti soggettivi morali
D.Lgs. 6.09.2011 n.159
3. Requisiti soggettivi professionali
L.R. 17.10.2013 n.56 Norme in materia di attività di tintolavanderia
4. Requisiti per i cittadini extracomunitari
L. 06.03.98, n°40, art. 5, comma 6, dlgs 25.07.98, n°286, art. 32, comma 1 bis e 1 ter
Come si avvia l'attività: Segnalazione certificata di inizio attività
Documentazione da presentare: per il trasferimento dell’attività di Insediamento produttivo industriale/artigianale/servizi occorre presentare la scia amministrativa con gli allegati indicati nel modulo di scia.