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Unione Valdera

Bientina | Buti | Calcinaia | Capannoli | Casciana Terme Lari | Chianni | Fauglia | Palaia | Pontedera

AIA

Individuazione contrai/espandi

ALLEGATO B
PROCEDURA IN MATERIA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE (AIA industriali)
1. CAMPO DI APPLICAZIONE
L’autorizzazione integrata ambientale (AIA) è necessaria per le installazioni che
svolgono le attività di cui all’allegato VIII alla Parte Seconda del d.lgs.152/06.
L’AIA sostituisce, ai sensi del comma 11 dell’art.29-quater, le autorizzazioni riportate
nell’allegato IX alla Parte Seconda del d.lgs.152/06, in particolare:
1. Autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermi restando i profili concernenti
aspetti sanitari (titolo I della parte quinta del presente decreto)
2. Autorizzazione allo scarico (Capo II del Titolo IV della Parte Terza)
3. Autorizzazione unica per gli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti
(articoli 208 e 210)
4. Autorizzazione allo smaltimento degli apparecchi contenenti PCB-PCT (decreto
legislativo 22 maggio 1999, n. 209, articolo 7).
5. Autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in
agricoltura (decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 99, articolo 9).
Inoltre le autorizzazioni integrate ambientali sostituiscono le comunicazioni di cui
all’art.216 del d.lgs.152/06.
2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
L’autorizzazione integrata ambientale è disciplinata dalla seguente normativa:
 Parte Seconda, Titolo III bis del d.lgs. 3 aprile 2006, n.152
 Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare del 24 aprile 2008 “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in
relazione alle istruttorie e ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio
2005, n. 59”
 Decreto legislativo del 4 marzo 2014, n. 46 “Attuazione della direttiva
2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate
dell’inquinamento)”
 Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare n.272 del 13 novembre 2014 recante le modalità per la redazione della
relazione di riferimento di cui all'art 5 comma 1 lettera v-bis) del d.lgs. 152/2006
 Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare n.141 del 17 luglio 2015, recante modifiche al D.M. del 13 novembre
2014, n. 272
 Legge regionale 12 febbraio 2010, n. 10 “Norme in materia di valutazione
ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di
valutazione di incidenza”
 DGR del 18 ottobre 2010, n. 885: “Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.)
– Adeguamento ed integrazione tariffe da applicare ai sensi del comma 4, art. 9
del Decreto Ministeriale 24 aprile 2008 – Revoca DGR 15.6.2009 n. 195 e DGR
20.7.2009 n. 631”.
In materia di procedimento amministrativo e di Sportello Unico per le Attività
Produttive (SUAP) si fa inoltre riferimento a:
 Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”
 DPR 7 settembre 2010, n. 160 “Regolamento per la semplificazione ed il
riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi
dell'articolo 38, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito,
con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”.
L’autorizzazione integrata ambientale è rilasciata avendo a riferimento le pertinenti
Conclusioni sulle BAT adottate dalla Commissione europea; nelle more
dell’emanazione delle conclusioni sulle BAT sono utilizzate quali riferimenti per
stabilire le condizioni dell’AIA le pertinenti conclusioni sulle migliori tecniche
disponibili tratte dai documenti pubblicati dalla Commissione europea in attuazione
dell’art.16, par.2 della direttiva 96/61/CE o dell’articolo 16, par.2 della direttiva
2008/01/CE.
3. DISPOSIZIONI DI CARATTERE PROCEDURALE
3.1 PRESENTAZIONE DELL’ISTANZA
a) L’istanza viene trasmessa dal gestore tramite lo Sportello Unico per le Attività
Produttive competente per territorio utilizzando l’apposita documentazione riportata
in allegato (domanda AIA installazioni industriali, modulistica, relazione
tecnica) dai gestori delle installazioni soggette al rilascio dell’AIA, comprensiva
dell’attestazione del versamento degli oneri istruttori e dell’assolvimento del
pagamento del bollo virtuale.
Inoltre, ove la fattispecie progettuale sia sottoposta alle procedure in materia di VIA e
il soggetto proponente non intende attivare il procedimento coordinato VIA-AIA, ai
sensi della normativa vigente, alla domanda è allegata la comunicazione di avvio
della procedura in materia di VIA o il provvedimento conclusivo di pronuncia di
compatibilità o di esclusione dalla VIA.
Il proponente ha facoltà di utilizzare per la presentazione della domanda di AIA le
analisi, i dati, e le informazioni contenute nello studio di impatto ambientale elaborato
in sede di VIA.
La domanda deve contenere tutte le informazioni di cui al comma 1 dell’art. 29-ter
del d.lgs. 152/2006 e, se del caso, la relazione di riferimento di cui alla lettera m) del
medesimo comma, nonché la sintesi non tecnica e il progetto definitivo della nuova
installazione o delle modifiche.
Nel caso in cui per la realizzazione e l’esercizio dell’installazione sia necessario
acquisire visti, pareri autorizzazioni e concessioni di altri organi regionali, provinciali e
comunali, all’istanza dovrà essere allegato apposito elenco con indicazione delle
amministrazioni competenti nonché la specifica documentazione da essi prevista per
il rilascio dei titoli abilitativi sostituiti;
b) il SUAP trasmette l’istanza, dopo la verifica di ricevibilità, mediante il sistema di
interoperabilità della rete SUAP, alla Regione e ai soggetti competenti in materia
ambientale.
Tutte le comunicazioni al gestore sono effettuate dal SUAP e tutte le comunicazioni
del gestore sono indirizzate al SUAP;
c) entro 30 giorni dalla presentazione della domanda la Regione, ai sensi del comma
4 dell’art. 29–ter del d.lgs.152/06, procede alla verifica della completezza della stessa
e della documentazione ad essa allegata. Qualora queste risultino incomplete la
Regione, tramite il SUAP, può richiedere al gestore apposite integrazioni, indicando un
termine non inferiore a trenta giorni per la presentazione della documentazione
integrativa. In tal caso i termini del procedimento si intendono interrotti fino alla
presentazione della documentazione integrativa. Qualora entro il termine indicato il
gestore non depositi la documentazione completa degli elementi mancanti, l’istanza
si intende ritirata. La comunicazione di archiviazione è inviata dal SUAP al gestore ed
ai soggetti coinvolti nel procedimento. È fatta salva la facoltà per il gestore di
richiedere una proroga del termine per la presentazione della documentazione
integrativa in ragione della complessità della documentazione da presentare.
3.2 AVVIO DEL PROCEDIMENTO, CONVOCAZIONE DELLA CONFERENZA DI
SERVIZI, ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO CONCLUSIVO
La Regione, entro 15 giorni dalla data di avvio del procedimento, pubblica nel proprio
sito web l’indicazione della localizzazione dell’installazione e il nominativo del
gestore, nonché gli uffici presso i quali sono depositati i documenti e gli atti inerenti il
procedimento, al fine della consultazione del pubblico.
Entro 30 giorni dalla pubblicazione del suddetto annuncio i soggetti interessati
possono presentare in forma scritta alla Regione osservazioni sulla domanda.
Entro 30 giorni dal ricevimento della domanda la Regione, per il tramite del SUAP,
provvede a comunicare la data di avvio del procedimento al gestore e alle altre
amministrazioni che per legge devono intervenire nel procedimento, con le modalità
e i contenuti di cui all'art. 8 della L. 241/1990.
La data dell’inizio del procedimento coincide con la data di deposito dell’istanza al
SUAP.
La Conferenza di Servizi, indetta dalla Regione, ha luogo ai sensi degli artt. 14, 14-ter
commi da 1 a 3 e da 6 a 8 e 14-quater della L. 241/90 e per le installazioni di
competenza regionale vi partecipano le altre amministrazioni competenti al rilascio
dei titoli sostituiti.
Per le installazioni soggette alle disposizioni di cui al decreto legislativo 26 giugno
2015, n.105 (stabilimenti a rischio di incidente rilevante) alla Conferenza è invitato un
rappresentante della rispettiva Autorità competente.
Nell’ambito della Conferenza di Servizi vengono acquisite le prescrizioni del Sindaco e
il parere di ARPAT sul piano di monitoraggio e controllo proposto dal gestore.
Richiesta integrazioni
Nell’ambito della Conferenza di Servizi la Regione può richiedere integrazioni alla
documentazione, anche al fine di valutare l’applicabilità di specifiche misure
alternative o aggiuntive, indicando il termine massimo non superiore a 90 giorni per
la presentazione della documentazione integrativa. In tal caso i tempi del
procedimento sono sospesi fino alla presentazione delle integrazioni e decorrono
dalla data di ricevimento delle integrazioni richieste. Il termine per la presentazione
delle integrazioni è stabilito dalla Conferenza di Servizi. Ai sensi dell’art.14-ter della L.
241/90, scaduto tale termine, fatta salva eventuale concessione di proroga da parte
del responsabile del procedimento senza che sia stata fornita la documentazione
richiesta, nei successivi 30 giorni la Conferenza procede all’esame del progetto.
Entro 90 giorni dalla sua convocazione, al netto dell’eventuale sospensione per
richiesta integrazioni, la Conferenza di Servizi:
a) procede alla valutazione della documentazione, avvalendosi del contributo
istruttorio di ARPAT secondo quanto stabilito dalla Carta dei Servizi;
b) acquisisce, ove previsto , la valutazione di compatibilità ambientale;
c) acquisisce tutti gli atti di assenso per i titoli sostituiti;
d) trasmette le proprie decisioni conclusive con i relativi allegati tecnici alla Regione.
Il procedimento si conclude entro 150 giorni dalla presentazione della domanda, al
netto dell’eventuale periodo di sospensione, con l’adozione dell’autorizzazione
integrata ambientale o con il diniego motivato della medesima, tramite decreto
dirigenziale. Prima della formale adozione di un provvedimento negativo la Regione
procede ai sensi dell'art. 10 bis della L. 241/90. La Regione trasmette al SUAP il
provvedimento di AIA, o il diniego motivato della stessa, che rilascia l’autorizzazione
al gestore.
3.3 RIESAME
L'autorizzazione integrata ambientale è riesaminata, su istanza del gestore, secondo
quanto disposto dall’art. 29-octies del d.lgs.152/06.
Il riesame con valenza di rinnovo dell’AIA è disposto sull’installazione nel suo
complesso:
a) entro 4 anni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione
europea delle decisioni relative alle conclusioni sulle BAT riferite all’attività principale
di un’installazione;
b) quando sono trascorsi 10 anni dal rilascio dell’AIA o dall’ultimo riesame effettuato
sull’intera installazione.
Il riesame è inoltre disposto dalla Regione anche su proposta delle amministrazioni
competenti in materia ambientale nei casi previsti dall’art.29-octies, comma 4 del
d.lgs.152/06.
In tal caso, a seguito della comunicazione di avvio del riesame da parte della
Regione, per il tramite del SUAP, il gestore presenta, entro il termine determinato
dalla Regione in base alla prevista complessità della documentazione, compreso tra
30 e 180 giorni, tutte le informazioni necessarie ai fini del riesame delle condizioni di
autorizzazione, ivi compresi i risultati del controllo delle emissioni e altri dati che
consentano un confronto tra il funzionamento dell’installazione, le tecniche descritte
nelle conclusioni sulle BAT applicabili e i livelli di emissione associati alle migliori
tecniche disponibili nonché, nel caso di riesame relativo all’intera installazione,
l’aggiornamento di tutte le informazioni di cui all’art. 29-ter, comma 1 del d.lgs.
152/06.
Fino alla pronuncia della Regione in merito al riesame il gestore continua l’attività
sulla base dell’autorizzazione in suo possesso.
3.4 MODIFICA DEGLI IMPIANTI O VARIAZIONE DEL GESTORE
Il gestore comunica alla Regione, tramite il SUAP, le modifiche progettate
dell’installazione. La Regione, ove lo ritenga necessario, aggiorna l’AIA o le relative
condizioni, ovvero se rileva che le modifiche progettate sono sostanziali ne dà notizia
al gestore, tramite il SUAP, entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione.
Qualora le modifiche non comportino aggiornamento dell’atto autorizzativo, decorso il
termine di cui sopra, il gestore può procedere alla realizzazione delle modifiche
comunicate.
La modulistica da utilizzare per la presentazione delle modifiche sostanziali è la
stessa utilizzata per le nuove installazioni, tenendo presente quanto riportato nella
nota della Relazione Tecnica.
4 TARIFFE
La quantificazione delle tariffe adottata dalla Regione in attuazione del decreto
ministeriale 24 aprile 2008 (Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in
relazione alle istruttorie e ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005,
n. 59, recante attuazione integrale della direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e
riduzione integrate dell'inquinamento) è disciplinata dalla DGR del 18 ottobre
2010, n. 885: “Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) – Adeguamento ed
integrazione tariffe da applicare ai sensi del comma 4, art. 9 del Decreto Ministeriale
24 aprile 2008 – Revoca DGR 15.6.2009 n. 195 e DGR 20.7.2009 n. 631”.
ALLEGATI:
- Domanda AIA installazioni industriali
- Relazione tecnica
- Modulistica.
Spett. le REGIONE TOSCANA
Oggetto: DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
(D.Lgs. 152/06, Parte II, Titolo III-bis)
Il sottoscritto nato il
a (prov. )
residente a (prov. )
via n.
in qualità di Gestore dell’installazione IPPC denominata:
chiede, ai sensi della normativa in oggetto, l’Autorizzazione Integrata Ambientale per
l’installazione sopracitata.
A tale proposito
CONSAPEVOLE DELLE SANZIONI PENALI, NEL CASO DI DICHIARAZIONI NON VERITIERE, DI FORMAZIONE O
USO DI ATTI FALSI, RICHIAMATI DALL’ART. 76 DEL D.P.R. 445 DEL 28 DICEMBRE 2000 E DELLA DECADENZA
DAI BENEFICI DI CUI ALL’ART. 75 DEL DECRETO
DICHIARA
¨ Ai fini della normativa in materia di Valutazione di Impatto Ambientale
· che il progetto ha conseguito la Pronuncia di l’esclusione dall’assoggettabilità alla VIA con Compatibilità Ambientale o
provvedimento rilasciato da __________________con atto n° ______________________ del______________________.
· che il progetto NON RIENTRA nel campo di applicazione della Normativa in materia di Valutazione di Impatto Ambientale,
Parte II del D.Lgs. 152/06, Legge Regionale 10/2010 e s.m.i.
· che il progetto RIENTRA nel campo di applicazione della Normativa in materia di Valutazione di Impatto Ambientale, Parte
II del D.Lgs. 152/06, Legge Regionale 10/2010 e s.m.i. e per tale motivo rinunciando all’attivazione del procedimento
coordinato VIA + AIA ha depositato istanza all’Autorità competente per l’avvio della procedura in materia di VIA, in data
…………………………………………………………………………………………
¨ Con riferimento a quanto previsto dalla lettera m ) c.1 dell’art.29-ter del D.lgs.152/2006
(relazione di riferimento)
· che l’attività non rientra nella fattispecie di cui alla lettera m ) c.1 dell’art.29-ter del D.lgs 152/2006
· che l’attività rientra nella fattispecie di cui alla lettera m ) c.1 dell’art.29- ter del D.lgs.152/2006 per cui allega la prescritta
RELAZIONE DI RIFERIMENTO.
Si allegano i seguenti elaborati tecnici e schede:
Elaborato tecnico 1 Relazione tecnica Scheda A
Elaborato tecnico 2.1 Estratto topografico in scala adeguata Scheda B
Elaborato tecnico 2.2 Stralcio dello Strumento Urbanistico Comunale vigente
Scheda C
Elaborato tecnico 2.3 Lay-out dell’installazione in scala adeguata Scheda D
Elaborato tecnico 3.1 Planimetria dell’installazione (emissioni in atmosfera) Scheda E
Elaborato tecnico 3.2 Planimetria dell’installazione (rete idrica) Scheda F
Elaborato tecnico 3.3 Valutazione impatto acustico Scheda G
Elaborato tecnico 3.4 Planimetria aree di deposito temporaneo/stoccag./trattam. rifiuti Scheda H
Elaborato tecnico 4 Sintesi non tecnica
Elaborato tecnico 5 Piano di gestione acque meteoriche dilavanti (art.43, DPGRT 46/R/2008 e smi)
Elaborato tecnico 6 Ricevuta di versamento della tariffa istruttoria
Elaborato tecnico 7 Dichiarazione di asseverazione del versamento
Elaborato tecnico 8 Piano di monitoraggio e controllo
Elaborato tecnico 9 Piano per il ripristino dell’area (dopo cessazione attività)
Altri allegati:
Domanda priva delle informazioni riservate (ai fini dell’accessibilità al pubblico)
Luogo Data IL GESTORE
(timbro e firma del legale rappresentante)
Il sottoscritto dichiara di essere informato che, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 13 del D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196
(Costituzione in materia di protezione dei dati personali), i dati personali contenuti nella presente comunicazione sono di natura
obbligatoria e autorizza la Regione Toscana , in qualità di Amministrazione Pubblica competente e i soggetti coinvolti
nell’ambito della procedura, al trattamento, anche con l’utilizzo di mezzi informatici, esclusivamente per il procedimento
amministrativo per il quale la dichiarazione viene resa e alla diffusione, in coerenza con le disposizioni di cui al D.Lgs. 195/2005
e alla normativa di settore, nell’ambito del sito istituzionale dell’Ente.
All’interessato sono riconosciuti i diritti di cui all’art. 7 del d.lgs. 196/2003 e, in particolare, il diritto di accedere ai propri dati
personali, di chiederne la rettifica, l’aggiornamento o la cancellazione se incompleti, erronei o raccolti in violazione di legge,
l’opposizione al loro trattamento o la trasformazione in forma anonima. Per l’esercizio di tali diritti, l’interessato può rivolgersi al
Responsabile del trattamento dei dati.
Luogo Data IL GESTORE
(timbro e firma del legale rappresentante)
ALLA PRESENTE DEVE ESSERE ALLEGATA OBBLIGATORIAMENTE COPIA FOTOSTATICA NON
AUTENTICATA DI UN DOCUMENTO D’IDENTITÀ’ DEL SOTTOSCRITTORE
Data: …………………………. Firma: …………………………
RELAZIONE TECNICA
1. INQUADRAMENTO URBANISTICO E TERRITORIALE DELL’ISTALLAZIONE
IPPC..............................................................................................................................................11
2. CICLI PRODUTTIVI............................................................................................................12
2.1 ATTIVITA’ PRODUTTIVE............................................................................................................12
3. ENERGIA................................................................................................................................13
3.1 PRODUZIONE DI ENERGIA.........................................................................................................13
3.2 CONSUMO DI ENERGIA..............................................................................................................13
3.3 IMPIANTI TERMICI CIVILI..........................................................................................................13
4. EMISSIONI.............................................................................................................................14
4.1 EMISSIONI IN ATMOSFERA........................................................................................................14
4.2 SCARICHI IDRICI ED AL SUOLO...............................................................................................14
4.3 ATTIVITA’ DI ALLEVAMENTO (RIFERIMENTO CATEGORIA 6.6 ALLEGATO VIII, PARTE II, D.LGS.
152/06)....................................................................................................................................................15
4.4 EMISSIONI SONORE.....................................................................................................................15
4.5 RIFIUTI............................................................................................................................................16
5. BONIFICHE DEI SITI CONTAMINATI..........................................................................17
6. STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE .....................................17
7. VALUTAZIONE INTEGRATA DELL’INQUINAMENTO...........................................17
8. GESTIONE DELLE FASI DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE............................19
9. PIANO PER IL RIPRISTINO DELL’AREA AL MOMENTO DELLA
CESSAZIONE DEFINITIVA DELL’ATTIVITA’................................................................19
10. SINTESI NON TECNICA...................................................................................................19
11. RELAZIONE DI RIFERIMENTO....................................................................................20
1. NOMENCLATURA DEI COMBUSTIBILI E RELATIVI P.C.I. (RIF. SCHEDA H)......................................................21
2. COEFFICIENTI DI EMISSIONE DI CO2 PER VETTORI ENERGETICI (RIF. SCHEDA H)..........................................22
MODIFICHE SOSTANZIALI AI SENSI DELL’ART.29-NONIES, COMMA 2 D.LGS.152/06...............................26
NUOVE INSTALLAZIONI...................................................................................................................26
NOTE (TAB. B2):.......................................................................................................................28
TAB. C.....................................................................................................................................................29
TAB. D.1..................................................................................................................................................30
TAB. D.2..................................................................................................................................................30
SCHEDA E................................................................................................................................35
Emissioni in atmosfera di ogni singola attività produttiva...........................................................................................................36
Emissioni totali dell’installazione.................................................................................................................................................37
TAB. E.2...................................................................................................................................................37
DESTINAZIONE DEL LIQUAME.........................................................................................................................38
E.2/B - ACQUE PER USI DOMESTICI...............................................................................................................39
NOTE:..........................................................................................................................................42
TAB. F.1...................................................................................................................................................43
TAB. F.2...................................................................................................................................................43
SCHEDA G.................................................................................................................................44
G 1 - PRODUZIONE RIFIUTI.............................................................................................................44
Rifiuti prodotti...............................................................................................................................................................................44
Deposito temporaneo rifiuti (ai sensi dell’art. 183 comma 1 lettera bb del D.Lgs.152/06).......................................................44
(*) riportare l’identificazione non codificata della descrizione relativa al CER. .......................................................................44
G 2 – RECUPERO/SMALTIMENTO RIFIUTI..........................................................................................................................45
Recupero/Smaltimento rifiuti (ai sensi degli artt.208; 214; 216, D.Lgs.152/06)........................................................................45
SCHEDA H.................................................................................................................................................................................46
PRODUZIONE.......................................................................................................................................46
CONSUMI..............................................................................................................................................47
NOTA: in caso di Modifica Sostanziale, per i punti 1 e 2 indicare, rispetto alla domanda per il rilascio dell’AIA
presentata precedentemente, soltanto le informazioni aggiuntive introdotte in seguito alla modifica.
1. INQUADRAMENTO URBANISTICO E TERRITORIALE DELL’ISTALLAZIONE
IPPC
1. Inquadrare, dal punto di vista urbanistico e territoriale, il sito con riferimento allo
strumento urbanistico vigente (zonizzazione Strumento Urbanistico Comunale vigente con
identificativi catastali – foglio e particelle), alla presenza di eventuali vincoli e/o norme di
salvaguardia sull’area dell’insediamento (se presenti, indicare quali e le relative fonti
normative) ed alla zonizzazione territoriale (se presente).
2. Inserire una descrizione di massima dello stato del sito di ubicazione dell’installazione
con riferimento ad eventuali ricettori sensibili (ad esempio per le matrici suolo, acqua,
aria, etc.).
3. Tabella della destinazione d’uso del territorio circostante.
Relativamente ad un raggio di 500 m dal perimetro dell’installazione, specificare:
Destinazione d’uso
dell’area secondo lo
Strumento Urbanistico
Comunale (S.U.C.)
vigente e di quello
eventualmente adottato
Destinazioni d’uso
principali*
Distanza minima dal
perimetro
dell’installazione
Note
NOTA(*): Inserire, in ordine di prevalenza, per es.: industriale, artigianale, agricola e residenziale
4. Relativamente al/ai Comune/i di ubicazione dell’installazione IPPC, indicare l’eventuale
inserimento in specifici Piani regionali, provinciali o di bacino o di risanamento
ambientale con riferimento alle norme vigenti, alle finalità dei Piani/Programmi, ai
provvedimenti in materia ambientale già adottati o in fase di adozione ed ai risultati
eventualmente raggiunti.
2. CICLI PRODUTTIVI
2.1 ATTIVITA’ PRODUTTIVE
1. Con riferimento alla Scheda C ed alla Scheda D per ogni prodotto e/o ciascuna attività
(IPPC e non IPPC) descrivere, in modo dettagliato, tutte le fasi e le operazioni che
vengono effettuate per passare dalle materie in ingresso alle materie in uscita da ciascuna
fase produttiva all’interno dell’installazione.
2. Per ogni singola attività all’interno dell’installazione descrivere:
- le apparecchiature, le linee utilizzate e le loro condizioni di funzionamento;
- l’eventuale periodicità di funzionamento, i tempi di arresto, la loro vita residua e la data di
installazione;
- lo schema di principio, lo schema di processo ed il flow-sheet (schema a blocchi);
- l’elenco delle emissioni associandole a ciascuna apparecchiatura e/o linea, nonché la
caratterizzazione qualitativa e quantitativa delle emissioni (riferimento Scheda E, Scheda
G).
3. Indicare le modalità di deposito delle materie prime/intermedi/prodotti finiti, specificando
i sistemi di contenimento adottati (es. bacini di contenimento, tettoie,
impermeabilizzazioni, etc.) e fornendo una breve descrizione dei sistemi scelti.
3. ENERGIA
3.1 PRODUZIONE DI ENERGIA
Con riferimento alla Scheda H (Tabelle H.1, H.2) per ogni attività dovranno essere descritti:
- il ciclo impiegato per produrre energia con particolare riferimento al tipo di energia
prodotta (energia elettrica, energia termica), al rendimento energetico, agli eventuali
sistemi di recupero energetico, ai sistemi di controllo della produzione, se presenti;
- le linee produttive, le apparecchiature e le loro condizioni di funzionamento;
- l’eventuale periodicità di funzionamento, i tempi necessari per fermare gli impianti, la
data di installazione e la loro vita residua;
- il bilancio energetico dell’attività;
- l’elenco delle emissioni associandole a ciascuna apparecchiatura e/o linea, nonché la
caratterizzazione qualitativa e quantitativa delle emissioni (riferimento Scheda E);
- i sistemi di monitoraggio del rendimento energetico (se previsti);
- eventuali attività di cogenerazione.
3.2 CONSUMO DI ENERGIA
Con riferimento alla Scheda H (Tabella H.3) per ogni attività produttiva dovranno essere
fornite le informazioni sui consumi energetici sia termici che elettrici al fine di verificare
l’uso razionale dell’energia all’interno dell’installazione.
Dovrà inoltre essere indicato il consumo di energia per unità di prodotto (Tabella H3.1).
3.3 IMPIANTI TERMICI CIVILI
Con riferimento alla Scheda H (Tabella H.3) indicare la potenzialità termica degli impianti
civili presenti.
4. EMISSIONI
4.1 EMISSIONI IN ATMOSFERA
Riportare, con riferimento alla Scheda E (Tabella E.1), le caratteristiche tecniche di tutte le
emissioni relative all’installazione ed agli inquinanti emessi.
Relativamente alle emissioni diffuse devono essere presentati:
- un piano di gestione;
- una planimetria in scala adeguata con indicazione dei sistemi di
abbattimento/contenimento;
- valutazione delle emissioni diffuse come da documento ARPAT "Linee guida per intervenire sulle
attività che producono polveri".
Con riferimento alla Scheda F, individuare ogni sistema di contenimento/abbattimento
adottato, specificando:
- attività o linea produttiva sottoposta a contenimento emissioni;
- tipologia del sistema di riduzione/abbattimento adottato;
- breve descrizione e schema del funzionamento del sistema scelto;
- frequenza e tipo di manutenzione prevista dal costruttore;
- utilities necessarie per il funzionamento del sistema di contenimento;
- descrizione degli eventuali rifiuti derivanti dal sistema di contenimento;
- descrizione degli eventuali sistemi di monitoraggio delle emissioni diretti ed indiretti.
Nell’Elaborato tecnico 3.1 (Planimetria dell’impianto) riportare i singoli punti emissivi,
contraddistinti con le sigle E1, E2, E3, …, En, relativi ad ogni attività. Per i nuovi punti emissivi
allegare anche i prospetti laterali con l’indicazione delle altezze dei camini.
4.2 SCARICHI IDRICI ED AL SUOLO
Riportare, con riferimento alla Scheda E (Tabella E.2), gli scarichi idrici (industriali,
domestici, meteorici) ed i loro ricettori.
Indicare, laddove applicabile, il “Piano di gestione delle acque meteoriche” ai sensi del
DPGRT 8 settembre 2008, n. 46/R e s.m.i..
Con riferimento alla Scheda F, individuare ogni sistema di contenimento/abbattimento
adottato, specificando:
- attività o linea produttiva sottoposta a contenimento emissioni;
- tipologia del sistema di riduzione/abbattimento adottato;
- breve descrizione e schema del funzionamento del sistema scelto;
- frequenza e tipo di manutenzione prevista dal costruttore;
- utilities necessarie per il funzionamento del sistema di contenimento;
- descrizione degli eventuali rifiuti derivanti dal sistema di contenimento;
- descrizione degli eventuali sistemi di monitoraggio delle emissioni diretti ed indiretti.
Nell’Elaborato tecnico 3.2 riportare l’intera rete idrica dell’installazione, indicando i punti di
ispezione alla rete, i sistemi di trattamento e tutti i punti di scarico contraddistinti dalle sigle S1, S2,
S3, …, Sn.
4.3 ATTIVITA’ DI ALLEVAMENTO (riferimento categoria 6.6 Allegato VIII, Parte II,
D.Lgs. 152/06)
Descrivere la rispondenza al DPGRT 8 settembre 2008, n. 46/R e s.m.i. ed al DPGRT 13
luglio 200, n. 32/R e s.m.i. e presentare il “Piano di utilizzazione agronomica degli effluenti”,
se dovuto.
4.4 EMISSIONI SONORE
Con riferimento alla Scheda E (Tabella E.3), inserire:
1. una descrizione della classificazione acustica del territorio su cui è localizzato l’impianto e delle
aree interessate significativamente dalla sua rumorosità, citando (se presente) la Zonizzazione
Acustica comunale con indicazione della Classe di appartenenza e dei relativi limiti diurno e
notturno [dB(A)];
2. una descrizione delle principali sorgenti di emissione sonora con indicazione della
localizzazione, delle diverse modalità ed orari di funzionamento, dei livelli sonori prodotti nelle
zone di potenziale influenza, ovvero dell’irrilevanza delle loro immissioni sonore rispetto ai
limiti, allegando una planimetria con l’identificazione delle sorgenti sonore del complesso (cfr.
Elaborato Tecnico 3.3 domanda di AIA);
3. il confronto tra le emissioni delle singole attività/impianti del complesso ed i limiti di emissione
previsti;
4. allegare l’eventuale Piano di risanamento acustico dell’installazione o gli eventuali sistemi di
contenimento adottati (cfr. par. 5).
Con riferimento alla Scheda F, individuare ogni sistema di contenimento/abbattimento
adottato, specificando:
- attività o linea produttiva sottoposta a contenimento emissioni;
- tipologia del sistema di contenimento adottato;
- breve descrizione del principio di funzionamento del sistema scelto;
- caratteristiche fonoassorbenti dei materiali utilizzati;
- utilities necessarie per il funzionamento del sistema di contenimento.
4.5 RIFIUTI
4.5.1 PRODUZIONE RIFIUTI
Con riferimento alla Scheda G (Tab. G1.1 e G1.2), descrivere la gestione dei rifiuti prodotti
all’interno dell’installazione con indicazione delle aree adibite al deposito temporaneo delle diverse
tipologie di rifiuti. Descrivere inoltre i sistemi di contenimento adottati (es. bacini di contenimento,
tettoie, impermeabilizzazioni, etc.), fornendo una breve descrizione dei sistemi scelti.
4.5.2 RECUPERO/SMALTIMENTO RIFIUTI ai sensi dell’art.208 del D.Lgs. 152/06
Con riferimento alla Scheda G (Tab. G2.1, G2.2 e G2.3) descrivere:
- la stima dei flussi di produzione dei rifiuti per ogni singola attività svolta all’interno dell’installazione;
- le modalità di svolgimento delle varie attività di recupero o smaltimento rifiuti;
- le varie tecnologie adottate;
- le caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti in ingresso e dopo il trattamento;
- le modalità di stoccaggio delle diverse tipologie di rifiuti ed i sistemi di contenimento adottati (es. bacini
di contenimento, tettoie, impermeabilizzazioni, etc.).
Nella Planimetria dell’installazione (Elaborato Tecnico 3.4) indicare le aree di deposito
temporaneo/stoccaggio/trattamento dei rifiuti.
Presentare la proposta di garanzia finanziaria.
4.5.3 RECUPERO RIFIUTI ai sensi degli artt. 214 e 216 del D.Lgs. 152/06
Con riferimento alla Scheda G (Tab. G2.2 e G2.3), descrivere:
- le modalità di svolgimento delle varie attività di recupero rifiuti;
- le caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti in ingresso e dopo il trattamento;
- le modalità di stoccaggio delle diverse tipologie di rifiuti ed i sistemi di contenimento adottati (es.
bacini di contenimento, tettoie, impermeabilizzazioni, etc.).
Nella Planimetria dell’impianto (Elaborato Tecnico 3.4) indicare le aree di svolgimento delle varie attività di recupero rifiuti.
5. BONIFICHE DEI SITI CONTAMINATI
Se l’impianto è sottoposto alla procedura di cui al Titolo V, Parte IV del D.Lgs. 152/06, indicare lo
stato procedurale in corso.
6. STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE
Se l’installazione è soggetta agli adempimenti di cui al D.Lgs. 105/2015 dovranno essere indicati gli
obblighi derivanti da tale normativa con riferimento a:
a) Stabilimenti ricadenti negli obblighi di cui all’art.15 del D.Lgs. 105/2015 (Rapporto di
sicurezza):
- eventuali prescrizioni ai fini della sicurezza e della prevenzione dei rischi di incidente rilevante
emerse in seguito alla conclusione dell’istruttoria del Rapporto di Sicurezza;
- eventuali prescrizioni ai fini della sicurezza e della prevenzione dei rischi di incidente rilevante
impartite dall’Autorità competente anche in seguito ad ispezioni ai sensi dell’art.27 del D.Lgs.
105/2015 (Sistema di Gestione della Sicurezza).
b) Stabilimenti ricadenti negli obblighi di cui all’art. 13 del D.Lgs. 105/2015 (Notifica):
eventuali prescrizioni ai fini della sicurezza e della prevenzione dei rischi di incidente rilevante
impartite dall’Autorità competente anche in seguito ad ispezioni ai sensi dell’art.27 del D.Lgs.
105/2015 (Sistema di Gestione della Sicurezza).
7. VALUTAZIONE INTEGRATA DELL’INQUINAMENTO
Indicare con una adeguata descrizione:
a) la valutazione complessiva dell’inquinamento ambientale provocato dall’installazione in termini di
emissioni in atmosfera, scarichi idrici, emissioni sonore, rifiuti, etc. con riferimento alla modulistica
prevista nelle relative sezioni, tenendo conto delle norme di qualità ambientale ai sensi dell’art. 5,
comma 1, lettera i–nonies D.Lgs. 152/06;
b) la valutazione complessiva dei consumi energetici e dell’efficace utilizzo delle fonti energetiche,
riportando i dati riassuntivi, mediante tabelle, con riferimento alla Scheda H, indicando anche
l’eventuale impiego di rifiuti per il recupero energetico;
c) la valutazione complessiva dei consumi di risorse, con particolare riferimento alla risorsa idrica,
evidenziando le modalità tecniche e gestionali applicate per ridurne l’impiego;
d) le misure tecniche e gestionali già adottate per prevenire l’inquinamento, indicando gli interventi
finalizzati a ridurre le emissioni in aria, in acqua, al suolo e sonore, la produzione di rifiuti, la
riduzione dei consumi di materie prime, acqua, combustibili ed energia, tenendo conto anche di un
approccio valutativo integrato con riferimento all’art.4, comma 4, lettera c D.Lgs. 152/06;
e) il sistema di gestione ambientale dell’azienda, con eventuale riferimento alla certificazione UNI EN
ISO 14001 o alla registrazione EMAS;
f) la descrizione delle modalità tecniche e gestionali che il gestore ha adottato o intende adottare, con
riferimento alle migliori tecniche disponibili (BAT), precisandone gli effetti ambientali diretti ed
indiretti, in termini di riduzione delle emissioni, dei consumi e della produzione di rifiuti. Per ogni
BAT scelta (incluse quelle relative a modifiche di processo, utilizzo di materie prime meno
impattanti, etc.) specificare la tempistica necessaria per l’applicazione;
g) se siano state adottate tecniche e tecnologie innovative, non previste fra le BAT, rivolte ad ottimizzare
le prestazioni ambientali dell’impianto;
h) gli accorgimenti adottati per contenere le emissioni nelle fasi di avvio, arresto, guasto,
malfunzionamenti o anomalie delle installazioni;
i) riportare una tabella di sintesi delle BAT applicate, con riferimento alle pertinenti conclusioni sulle
migliori tecniche disponibili tratte dalle conclusioni sulle BAT o, in loro assenza, dai documenti
pubblicati dalla Commissione europea in attuazione dell’art.16, paragrafo 2 della direttiva 96/61/CE o
dell’art.16, paragrafo 2 della direttiva 2008/01/CE.
BAT APPLICATE
Riferimento conclusioni sulle
BAT o documenti pubblicati
dalla Commissione europea in
attuazione dell’art.16,
paragrafo 2 della direttiva
96/61/CE o dell’art.16,
paragrafo 2 della direttiva
2008/01/CE
(PARAGRAFO E/O CAPITOLO)
Applicata Da applicare entro
SI’ NO
8. GESTIONE DELLE FASI DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE
Fornire una dettagliata descrizione, corredata di cronoprogramma, delle fasi di realizzazione delle
opere connesse all’intervento richiesto e delle modalità di gestione adottate nella fase transitoria e
fino alla messa a regime dell’installazione.
Indicare inoltre la gestione dell’installazione nel suo complesso durante la fase transitoria.
9. PIANO PER IL RIPRISTINO DELL’AREA AL MOMENTO DELLA
CESSAZIONE DEFINITIVA DELL’ATTIVITA’
Il Piano deve contenere, oltre alla descrizione delle azioni che verranno intraprese a fine vita
dell’installazione, la storia dell’azienda indicando le attività svolte in passato ed attualmente sul sito
in essere al fine di verificare le sostanze eventualmente presenti nel sito in oggetto.
10. SINTESI NON TECNICA
Alla domanda per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale ai sensi dell’art. 29-ter, comma
2 del D.Lgs. 152/06 deve essere allegata anche una “Sintesi non tecnica” che riporti i seguenti dati:
a) l'installazione, il tipo e la portata delle sue attività;
b) le materie prime e ausiliarie, le sostanze e l'energia usate o prodotte dall'installazione;
c) le fonti di emissione dell'installazione;
d) lo stato del sito di ubicazione dell'installazione;
e) il tipo e l'entità delle prevedibili emissioni dall'installazione in ogni comparto ambientale, nonché
un'identificazione degli effetti significativi delle emissioni sull'ambiente;
f) la tecnologia utilizzata e le altre tecniche di cui si preveda l’uso per prevenire le emissioni
dall'installazione oppure, qualora ciò non fosse possibile, per ridurle;
g) le misure di prevenzione, di preparazione per il riutilizzo, di riciclaggio e di recupero dei rifiuti
prodotti dall'installazione;
h) le misure previste per controllare le emissioni nell'ambiente nonché le attività di autocontrollo e
di controllo programmato che richiedono l'intervento dell’ente responsabile degli accertamenti di
cui all’art.29-decies, comma 3 del D.Lgs. 152/06;
i) le eventuali principali alternative alla tecnologia, alle tecniche e alle misure proposte, prese in
esame dal gestore in forma sommaria;
l) le altre misure previste per ottemperare ai principi di cui all'articolo 6, comma 16, del D.Lgs.
152/06.
La Sintesi non tecnica deve inoltre contenere, relativamente ai punti sopra richiamati:
- i rimandi ai capitoli ed ai punti così come presentati nella Relazione tecnica;
- copie delle planimetrie essenziali all’inquadramento dell’installazione (planimetria generale,
layout impiantistico, ecc.), da allegare in scala adeguata e formato grafico A3, con i rimandi alle
planimetrie così come presentate a corredo della Relazione tecnica.
11. RELAZIONE DI RIFERIMENTO
Se l’attività comporta l’utilizzo, la produzione o lo scarico di sostanze pericolose e, tenuto conto
della possibilità di contaminazione del suolo e delle acque sotterranee nel sito dell’installazione, è
necessario allegare la relazione di riferimento di cui all’art.5, comma 1, lettera v-bis, del D.Lgs.
152/06 secondo quanto stabilito dal decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare 13 novembre 2014, n.272.
1. Nomenclatura dei combustibili e relativi p.c.i. (rif. SCHEDA H)
Descrizione Potere calorifico inferiore
(MJ/kg)
carbone 31,35
lignite 16,72
coke da cokeria 29,26
coke di petrolio 34,69
legna 10,45
olio combustibile 40,96
gasolio 42,64
kerosene 42,64
benzina 43,89
gpl 45,98
gas naturale 34,69
gas di officina 17,76
gas di cokeria 17,76
gas di altoforno 3,76
gas di raffineria -
2. Coefficienti di emissione di CO2 per vettori energetici (rif. SCHEDA H)
Fonte: Piano nazionale per la riduzione delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra 2003-2010
Tavola 1 - Coefficienti di emissione utilizzati nell’inventario
PRIMARY FUELS MtCo2 /Mtoe
crude oil 3,070
orimulsion 3,377
LNG 2,640
SECONDARY FUELS
gasoline 2,901
jet kerosene 2,994
other kerosene 3,009
shale oil 3,070
gas/diesel oil 3,101
residual fuel oil 3,239
LPG 2,640
ethane 2,579
Nephtha 3,070
bitumen 3,377
lubrificants 3,070
petroleum coke 4,222
refinery feedstocks 3,070
refinery gas 2,794
other oil 3,070
SOLID
Antracite 4,114
coking coal 3,961
other bituminous coal 3,961
sub bituminous coal 4,022
lignite 4,237
oil shale 4,467
peat 4,437
BKB & patent fuel 3,961
coke oven/ gas oven 4,529
coke oven gas 1,996
blast furnace gas 10,132
natural gas (dry) 2,349
NOTA: Il calcolo della emissione annua di CO2 deve essere effettuato trasformando il quantitativo annuo
di combustibile/i consumato/i nelle attività in T.E.P. sulla base dei rispettivi p.c.i. (cfr. paragrafo
precedente) moltiplicati per i coefficienti di emissioni sopra indicati.
MODULISTICA
SCHEDA A
IDENTIFICAZIONE DELL’INSTALLAZIONE
denominazione
Per ogni attività IPPC all’interno dell’installazione, indicare:
codice IPPC classificazione IPPC
codice NOSE-P classificazione NOSE-P
codice NACE classificazione NACE
codice ISTAT classificazione ISTAT
Numero attività IPPC non IPPC
Indirizzo dell’installazione
comune prov. CAP
frazione o località
via e n. civico
telefono fax e-mail
coordinate GAUSS BOAGA E N
Sede legale
comune prov. CAP
frazione o località
via e n. civico
telefono fax e-mail
partita IVA PEC
Responsabile legale
nome cognome
nato a prov. ( ) il
residente a prov. ( )
via e n. civico
telefono fax e-mail
codice fiscale PEC
Gestore (se diverso dal Responsabile legale)
nome cognome
nato a prov. ( ) il
residente a prov. ( )
via e n. civico
telefono fax e-mail
codice fiscale PEC
Referente IPPC
nome cognome
telefono fax e-mail
indirizzo ufficio
(se diverso da quello
dell’installazione)
Industria insalubre artt.216, 217
RD 27 luglio 1934, n. 1265
NO SI
Presenza di attività regolamentate
dal D.Lgs. 4 aprile 2006, n.216 NO SI Numero Quota di emissione
(t/anno di CO2)
Presenza di attività regolamentate
dall’art.275 del D.Lgs.152/06 NO SI
Aziende ricadenti negli obblighi di
cui al D.Lgs. 105/2015 NO SI ART.
13
ART.15
Periodicità dell’attività: tutto l’anno
gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
MODIFICHE SOSTANZIALI ai sensi dell’art.29-nonies, comma 2 D.Lgs.152/06
Descrizione sintetica della Modifica
NUOVE INSTALLAZIONI
Periodo (Mese e Anno) di inizio dell’attività:
Data di presunta cessazione dell’attività (se definibile):
SCHEDA B
PRECEDENTI AUTORIZZAZIONI DELL’INSTALLAZIONE
E NORME DI RIFERIMENTO
Compilare le tabelle seguenti (B.1, B.2), al fine di poter verificare lo stato autorizzativo dell’installazione
all’atto di presentazione della domanda.
Tab. B.1
Settore
interessato
Tipo di atto
Numero e data
Ente
Competente
Norme di
Riferimento Scadenza Note e
considerazioni
Tab. B.2 Elenco delle certificazioni/registrazioni volontarie dell’installazione
Certificazione/
registrazione
Norme di
riferimento
Ente
certificatore
Estremi della
certificazione/registrazione
(Numero – Data di
emissione)
Scadenza Note e
considerazioni
EMAS (*)
UNI EN ISO
14001(*)
NOTE (Tab. B2):
(*): allegare certificato.
SCHEDA C
CAPACITÀ PRODUTTIVA
Tab. C
Indicare la capacità produttiva complessiva dell’installazione:
Tipo di prodotto, manufatto o altro Capacità massima
di produzione
Per la produzione di energia compilare la Scheda H.
Per la produzione di rifiuti compilare la Scheda G ed indicare i quantitativi autorizzati.
Se sono presenti più attività produttive IPPC, oltre alla tabella C, compilare una tabella per ogni singola
attività identificandole C.1, C.2, C.3, ……. C.n.
Tab. C.1
Identificazione dell’attività produttiva:
Tipo di prodotto, manufatto o altro Capacità massima
di produzione
SCHEDA D
MATERIE PRIME ED INTERMEDI
Materie prime utilizzate nell’intera installazione(relative all’anno di riferimento o previsionale)
Per l’approvvigionamento di acqua compilare la tab. D.3.
Tab. D.1
Tipo di
materia prima
Anno di
riferimento
Quantità
annua
t/anno
m3/anno
Produttore e
scheda tecnica
di riferimento(*)
Identificazione (**)
Numero CAS Classe di
pericolosità Frasi di rischio
Stato
fisico
Modalità di
stoccaggio
Prodotti intermedi dell’installazione
Tab. D.2
Tipo di
intermedio
Installazione dove
viene prodotto
Anno di
riferimento
Quantità annua
t/anno
m3/anno
Identificazione
Numero CAS Classe di
pericolosità
Frasi di rischio Stato
fisico
Modalità di
stoccaggio
NOTA (Tab. D.1):
(*) da allegare
(**) in caso di installazione di trattamento rifiuti in ingresso, inserire codice CER di riferimento.
Se sono presenti più attività, oltre alle tabelle D.1 e D.2, compilare una tabella per ogni singola attività identificandole D.1.1, D.1.2, D.1.3, ……. D.1.n e D.2.1,
D.2.2, D.2.3, ……. D.2.n.
Materie prime utilizzate per ogni singola attività
Tab. D.1.1
Identificazione dell’attività produttiva:
Tipo di
materia prima
Anno di
riferimento
Quantità
annua
t/anno
m3/anno
Produttore e
scheda tecnica
di riferimento(*)
Identificazione (**)
Numero CAS Classe di
pericolosità Frasi di rischio
Stato
fisico
Modalità di
stoccaggio
Prodotti intermedi di ogni singola attività
Tab. D.2.1
Identificazione dell’attività produttiva:
Tipo di
intermedio
Installazione dove
viene prodotto
Anno di
riferimento
Quantità annua
t/anno
m3/anno
Identificazione
Numero CAS Classe di
pericolosità
Frasi di rischio Stato
fisico
Modalità di
stoccaggio
NOTA (Tab. D.1.1):
(*) da allegare
(**) in caso di installazione di trattamento rifiuti in ingresso, inserire codice CER di riferimento.
Approvvigionamento idrico per l’installazione
Tab. D.3
Fonte
Volume acqua totale annuo Consumo giornaliero Consumo nei periodi di punta
acque industriali usi
domestici acque industriali usi
domestici acque industriali usi
domestici
processo
m3
raffredd.
m3 M3
processo
m3
raffredd.
m3 m3
processo
m3
raffredd.
m3 m3
Giorni di
Punta
(n°)
Mesi di
Punta
(n°)
acquedotto
acquedotto
industriale
pozzo
corso
d’acqua
acqua
lacustre
acqua
marina
sorgente
recupero
altro
SCHEDA E
EMISSIONI
E1 – Emissioni in atmosfera
Emissioni totali dell’installazione
Tab. E.1
Inquinante
(Allegato 1 – Parte V D.Lgs. 152/06)
Flusso di
massa/ora
Flusso di
massa/giorno
Flusso di
massa/anno
Metodo
applicato (*)
kg/h kg/g t/a
Tab. A1 – Sostanze ritenute cancerogene e/o
teratogene e/o mutagene
Asbesto (crisolito, crocidolite,
amosite, antofillite, actinolite, tremolite)
Arsenico e suoi composti
Altre sostanze (specificare)
Tab.A2 – Sostanze di tossicità e
cumulabilitàà particolarmente elevate
Policlorodibenzodiossine (PCDD)
e Policlorodibenzofurani (PCDF)
Altre sostanze (specificare)
Tab.B – Sostanze
inorganiche prevalentemente sotto forma di polvere
Composti di metalli (specificare)
Tab.C – Sostanze
inorganiche prevalentemente sotto forma di vapore
Acido cianidrico
Ossidi di zolfo (SOX)
Ossidi di azoto (NOX)
Monossido di carbonio
Cloro e suoi composti
Fluoro e suoi composti
Altre sostanze (specificare)
Tab. D – Sostanze organiche sotto forma di gas, vapori
o polveri
S.O.V. (specificare per classe o per singolo
componente)
Carbonio Organico Volatile
Polveri
Biossido di Carbonio (CO2) – (Per le attività che non
rientrano nell’ALLEGATO 1 della
Direttiva 2009/29/CE)
Nota 1: per ogni dato indicare modalità di acquisizione (M = Misura, C = Calcolo, S = Stima).
Nota 2: in presenza di attività di cui all’Allegato 3 alla Parte V. D.Lgs. 152/06 vedi par 4.1. della relazione
tecnica.
Emissioni in atmosfera di ogni singola attività produttiva
Nella planimetria dell’installazione (Elaborato tecnico 3.1) devono essere individuati i singoli punti emissivi,
contraddistinti con le sigle E1, E2, E3, ……, En relativi ad ogni attività.
Tab. E.1.1
Identificazione dell’attività produttiva:
Caratteristiche delle emissioni e dei camini
Sigla dei camini E E E E E E E
Altezza dal suolo della sezione
di uscita del camino (m)
Area della sezione di uscita
del camino (m2)
Portata aeriforme (Nm3/h)
Temperatura aeriforme (°C)
Velocità dell’effluente (m/s)
Durata emissione (h/d e giorni/anno)
Inquinanti: (mg/Nm3)
Tab. A1 – Sostanze ritenute cancerogene e/o
teratogene e/o mutagene
Asbesto (crisolito, crocidolite, amosite,
antofillite, actinolite, tremolite)
Arsenico e suoi composti
Altre sostanze (specificare)
Tab.. A2 – Sostanze di tossicità e
cumulabilità particolarmnente elevate
Policlorodibenzodiossine (PCDD)
E Policlorodibenzofurani (PCDF)
Altre sostanze (specificare)
Tab. B – Sostanze inorganiche prevalentemente
sotto forma di polvere
Composti di metalli (specificare)
Tab. C – Sostanze inorganiche prevalentemente
sotto forma di vapore
Acido cianidrico
Ossidi di zolfo (SOX)
Ossidi di azoto (NOX)
Monossido di carbonio
Cloro e suoi composti
Fluoro e suoi composti
Altre sostanze (specificare)
Tab. D – Sostanze organiche sotto forma
di gas, vapori o polveri
S.O.V. (specificare se per singolo componente o per
classe)
COT
Polveri
Sistemi di contenimento delle emissioni
Monitoraggio in continuo delle emissioni Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Nota: nel caso di sistema di contenimento non previsto nell’elenco, specificare:
E2 – Emissioni idriche
Nella planimetria (Allegato 3.2) deve essere riportata l’intera rete idrica dell’installazione con individuati i
punti di ispezione alla rete e tutti i punti di scarico, contraddistinti dalle sigle S1, S2, S3, ……, Sn.
Emissioni totali dell’installazione
Tab. E.2
Inquinante
Flusso di
massa/giorno
Flusso di
massa/anno
Metodo
applicato
(*)
kg/g kg/a
Composti organo alogenati
Composti organo fosforici
Composti organici dello stagno
Sostanze di cui sono comprovate proprietà cancerogene e/o mutagene
Idrocarburi
Cianuri
Metalli e loro composti
Arsenico e suoi composti
Biocidi e prodotti fitofarmaceutici
Materie in sospensione
Sostanze che contribuiscono all’eutrofizzazione (nitrati e fosfati, …)
Sostanze che esercitano un’influenza sfavorev sul bilancio di ossigeno
Sostanze elencate nella tabella 3/A dell’Allegato 5 alla Parte III del D.Lgs. 152/06
Altri:
(*) Nota: per ogni dato indicare modalità di acquisizione (M = Misura, C = Calcolo, S = Stima)
E.2/A (solo per allevamenti zootecnici)
Specie allevata capienza massima allevamento n. capannoni n. capi annui allevati
Pollame
Suini
Scrofe
Altro (specificare):
Destinazione del liquame
vasca a tenuta per le deiezioni SI volume utilizzato (m3)
NO
uso agronomico SI superf. terreno utilizzata (ha)
NO
conferimento a terzi SI quantità (q/anno)
NO
E.2/B - Acque per usi domestici
Frequenza di scarico
mesi/anno giorni/settim. ore/giorno
Localizzazione degli scarichi E N
Ricettore
E.2/C – Trattamento appropriato ai sensi del Regolamento D.P.G.R.T. 08/09/2008, n.46/R e s.m.i.
Emissioni per ogni singolo scarico (se sono presenti più punti di scarico, compilare una tabella per ogni
scarico: Tab. E.2.1, Tab E.2.2, Tab. E.2.3 …)
Tab. E.2.1 Identificazione dell’attività produttiva: Sigla di identificazione dello scarico:
Acque industriali
Modalità e quantità di scarico
tutto l’anno
Continuità nel tempo gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
Frequenza dello scarico
giorni/anno giorni/sett. ore/giorno
Frequenza operazioni
n. operazioni/anno n. operazioni/giorno
Durata operazioni
ore minuti
Variazioni repentine quali/quantitative Si No
Tipologia
Ricettore
Portata (m3/giorno)
Localizzazione E N
Concentrazione degli inquinanti
Inquinanti mg/m3
Composti organoalogenati e sostanze che possono dar loro origine nell’ambiente idrico
Composti organofosforici
Composti organici dello stagno
Sostanze e preparati di cui sono comprovate proprietà cancerogene, mutagene o tali da poter
influire sulla riproduzione in ambiente idrico o con il concorso dello stesso
Idrocarburi persistenti e sostanze organiche tossiche persistenti e bioaccumulabili
Cianuri
Metalli e loro composti
Arsenico e suoi composti
Biocidi e prodotti fitofarmaceutici
Materie in sospensione
Sostanze che contribuiscono all’eutrofizzazione (nitrati e fosfati, in particolare)
Sostanze che esercitano un’influenza sfavorevole sul bilancio di ossigeno (misurabili con
parametri quali BOD, COD)
Sostanze elencate nella tabella 3/A dell’Allegato 5 alla parte III del D.Lgs. 152/06
Altri:
Sistema di trattamento (eventuale)
Tipo di sistema
Strumentazione di controllo
Monitoraggio in continuo degli scarichi SI NO
Riutilizzo (eventuale) ai sensi del D.M.12/06/03, n.185
E3 – Emissioni sonore
Nella planimetria (Elaborato tecnico 4.1) deve essere riportata l’esatta individuazione delle sorgenti sonore,
contraddistinte dalle sigle R1, R2, R3, ……, Rn.
Tab. E.3
Modalità di valutazione dei livelli di rumorosità: misurazioni in campo
uso di modelli di calcolo previsionale
Sorgenti sonore oggetto della valutazione:
1. 4.
2. 5.
3. 6.
Sorgenti sonore presenti nella zona:
Strada:
Ferrovia:
Altri insediamenti produttivi:
Torrenti e fiumi:
Altro:
Livelli sonori rilevati o calcolati:
luogo di misura Abitazione:
Confine:
Altro:
Ambiente esterno
Classe di appartenenza dell’installazione (rif. Classificazione acustica comunale):
Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe VI
altro:
Limiti stabiliti dalla classificazione acustica:
Livello di immissione diurno: dB(A) Livello di immissione notturno: dB(A)
Tempo di misura: (min.) Tempo di misura: (min.)
presenza di componenti tonali presenza di componenti tonali
presenza di componenti impulsive presenza di componenti tonali a bassa frequenza
presenza di rumore a tempo parziale presenza di componenti impulsive
Livello di immissione diurno corretto: … dB(A) Livello di immissione notturno corretto: dB(A)
Giudizio
rispetta il limite diurno rispetta il limite notturno
supera

Requisiti contrai/espandi

Cosa serve contrai/espandi